Ciò produce l’accentuarsi di problemi di tipo ambientale ma anche economico e abitativo, nonchè turistico-culturale per la città di Venezia e la laguna. Le opere mobili di difesa alle bocche potranno difendere questo ambiente per molti decenni, ma occorre pensare già da ora a scenari per il prossimo secolo, quando le chiusure delle bocche potrebbero diventare così frequenti e per tempi prolungati da provocare conseguenze problematiche per l’ambiente, la residenzialità e l’economia.
Pubblicata il 18-06-2021
Cambiamenti climatici e subsidenza: capire per difendere Venezia
Venezia e la sua laguna sono molto sensibili alle variazioni del livello medio del mare. L’IPCC (International Panel Climate Change) avverte di un aumento inatteso della rapidità di crescita di questo livello, in relazione agli scenari globali di emissione di gas serra e di aumento della temperatura del mare. In conseguenza dei cambiamenti climatici, ma anche della subsidenza di origine naturale o antropica, il livello del mare nel sistema lagunare sta crescendo a ritmi accelerati.
È necessario quindi approfondire l’analisi su scala locale, tenendo conto anche di altri fenomeni che agiscono sia in senso opposto all’espansione termica (evaporazione, aumento salinità), sia nello stesso senso (subsidenza dei suoli). Vanno considerate le possibili misure di mitigazione e adattamento, sia a breve che a lungo termine, valutandone le conseguenze. Alcune ricerche di CORILA hanno approfondito queste tematiche, in particolare sugli effetti dei processi e cambiamenti globali e sugli effetti dei cambiamenti climatici nell’area del nord dell’Adriatico.
La perdita di quota altimetrica rispetto al medio mare è uno dei processi con potenziale maggiore impatto per le aree costiere di pianura. Oggi più che mai è necessario un continuo aggiornamento delle conoscenze del processo di subsidenza, che nell’area veneziana è particolarmente complesso per la specificità dell’ambiente di transizione e la variabilità del sottosuolo. Lo scopo delle ricerche del Programma Venezia2021 è anche la quantificazione e caratterizzazione dell’attuale subsidenza della laguna di Venezia, individuandone le forzanti geologiche e antropiche, e prevedendone la possibile evoluzione nei prossimi decenni in considerazione dei processi erosivi, deposizionali e del RSLR (Relative Sea Level Rise).
DANUBIUS-RI, il Centro internazionale per gli studi avanzati sui sistemi fiume-mare, di cui CORILA fa parte, è un’infrastruttura di ricerca ambientale distribuita sulla tabella di marcia del Forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca (ESFRI). La visione di DANUBIUS-RI è quella di realizzare sistemi fiume-mare sani e promuovere il loro uso sostenibile offrendo un’infrastruttura di ricerca integrata all’avanguardia dalla sorgente del fiume al mare; facilitando un’eccellente scienza interdisciplinare e fornendo le conoscenze integrate necessarie per gestire e proteggere i sistemi fiume-mare. Tra le priorità di ricerca per i primi cinque anni di attività di DANUBIUS-RI vi è “Cambiamento climatico: sostenere la raccolta di dati e lo sviluppo di metodi e strumenti innovativi per valutare gli effetti del cambiamento climatico e per migliorare le misure di adattamento all’interno e attraverso i sistemi fiume-mare”.