Pubblicata il 18-03-2022
Le aree costiere rappresentano importanti insediamenti urbani e contribuiscono in maniera rilevante alla produzione di ricchezza e benessere di molti Stati. THESEUS si basa su quattro osservazioni di base: Il principale obiettivo di THESEUS è esaminare l’applicazione di tecnologie innovative di mitigazione e adattamento nelle aree costiere finalizzate ad ottenere coste sicure (o a basso rischio) sia per le attività umane che per gli habitat costieri, in un contesto caratterizzato dal continuo innalzamento del livello del mare e da un clima in cambiamento. L’obiettivo primario è quello di sviluppare una metodologia integrata per la pianificazione di strategie sostenibili di difesa finalizzate alla gestione dell’erosione costiera e delle alluvioni e che comprendano aspetti di natura tecnica, sociale, economica e ambientale. CORILA Università di Bologna Theseus casi studio. THESEUS – FP7 2007-2011
Le coste Europee si estendono per circa 17.000 km con un’area costiera di circa 2 milioni di kmq attraversando 20 dei 27 Stati Membri. Negli ultimi 50 anni la popolazione residente nelle città costiere è più che raddoppiata, raggiungendo i 70 milioni di abitanti nel 2001. Il valore dei beni economici localizzati entro i 500 metri dalle coste Europee è stimato tra i 500 e i 1.000 miliardi di Euro nel 2000.
1. Grandi tratti costieri in Europa, caratterizzati da un’elevata densità di popolazione e economicamente rilevanti, sono oggi a rischio di erosione costiera e inondazioni
2. I cambiamenti climatici e l’innalzamento del livello medio del mare (stimati sulla base degli scenari SRES tra 0,2 e 0,8 metri/secolo) causano l’aumento di frequenza e intensità di eventi erosivi e alluvionali, mentre i trend di sviluppo socio-economico contribuiscono ad aumentare i beni e le proprietà a rischio
3. I tradizionali approcci di gestione di tali rischi non sono conformi alla Direttiva Habitats, in quanto essi di focalizzano sulla sicurezza delle persone a spese degli habitat costieri
4. L’Europa non ha ancora provveduto a sviluppare un approccio integrato per la valutazione e la gestione dei crescenti rischi di erosione e alluvione che tenga in considerazione i diversi aspetti legati alle persone e all’ambiente.
Recentemente, la protezione delle coste e la gestione delle acque nelle aree costiere si è concentrata su “tenere lontana l’acqua”, “difendere le proprietà dall’acqua”, e sul “vivere all’asciutto”. Nel mondo, e soprattutto in diverse zone Europee, vi è stato un cambiamento nell’approccio della protezione delle coste in risposta all’aumento dei rischi e dell’incertezza generato dai cambiamenti climatici. Il futuro delle strategie di difesa dalle inondazioni è, per certi versi, un ritorno al passato: l’attenzione è ora rivolta a “lasciare spazio all’acqua” e a strumenti che prevedono per certe aree che esse vengano “sacrificate” alle inondazioni. Le tradizionali tecniche di difesa hanno dimostrato i loro limiti. Anzitutto devono essere tenuti in considerazione le implicazioni ambientali e socio-economiche delle tradizionali opere di difesa costiera. Inoltre, la percezione collettiva è cambiata (muovendosi dalla richiesta di difese “hard” verso misure più “soft”) e continuerà ad evolvere, mentre i cambiamenti climatici continueranno ad accrescere i rischi.
Questo scopo viene realizzato attraverso il perseguimento di tre specifici obiettivi, riguardanti:
1. La valutazione dei rischi
2. Le strategie di risposta
3. L’applicazione Media