Kick-off meeting del progetto Acquaguard
Pubblicata il 18-12-2024
Il 13 novembre 2024, i partner del progetto AcquaGuard (CORILA, Provveditorato Interregionale per il Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Fondazione CMCC) hanno organizzato a Venezia l’evento di lancio. Il progetto, parte del programma Interreg Italia-Croazia 2021-2027, mira a prevenire le inondazioni e costruire la resilienza climatica attraverso l’analisi del multirischio e l’implementazione di soluzioni basate sulla natura (Nature-based Solutions, NbS). AcquaGuard si sviluppa in due aree pilota, una in Italia (laguna di Venezia, bacino scolante e area costiera) e l’altra in Croazia (Contea di Karlovatz).
L’evento, ospitato dalla Regione del Veneto presso Palazzo Grandi Stazioni, ha riunito tutti i partner di progetto e i principali stakeholder dell’area veneta: autorità locali e regionali, esperti, ricercatori e rappresentanti di organizzazioni che operano nella gestione delle risorse idriche, nella protezione ambientale e nella pianificazione, membri di associazioni del territorio.
La giornata è stata articolata in presentazioni, seminari didattici, tavole rotonde e workshop, con l’obiettivo di:
- presentare il progetto AcquaGuard nel contesto del “mondo Interreg” al pubblico e agli stakeholder presenti. È stata la prima occasione per comunicare i principi che stanno alla base del progetto, le caratteristiche distintive di questo lavoro e i benefici dell’utilizzo di metodi allo stato dell’arte, stimolando così nei presenti alla giornata l’interesse a partecipare;
- creare un dialogo costruttivo e una discussione aperta tra i partner di progetto e gli stakeholder veneti sui temi legati alla resilienza climatica e alla gestione del rischio idraulico, con un focus sugli approcci innovativi e alle soluzioni più “naturali” (le cosiddette Nature-based Solutions NbS) per affrontare le inondazioni. Questo incontro ha favorito la costruzione di fiducia, trasparenza e allineamento strategico tra il progetto e gli interessi delle parti coinvolte.
Uno dei momenti principali della mattina è stata la tavola rotonda “Lezioni apprese da altri progetti per combattere il cambiamento climatico“, durante la quale sono state presentate le esperienze di altri progetti focalizzati sulla protezione degli ecosistemi per contrastare i cambiamenti climatici, la gestione sostenibile e partecipata delle risorse naturali e l’applicazione di NbS per migliorare la resilienza territoriale e gestire il rischio idraulico. Il progetto H2020 Rest-Coast ha mostrato come il ripristino ambientale delle coste attraverso NbS possa contrastare i cambiamenti climatici, aumentando biodiversità e i servizi ecosistemici associati. Il progetto H2020 MaCoBioS ha presentato strumenti innovativi a supporto dei decisori politici, sviluppati per migliorare la gestione della biodiversità e degli ecosistemi. Il progetto Interreg Italia-Croazia AdriaClim, infine, è stato descritto come fondamentale per elaborare piani di adattamento ai cambiamenti climatici a livello regionale e locale.
Nel pomeriggio, sono state presentate le più recenti linee guida internazionali per la valutazione del rischio legato ai cambiamenti climatici. Negli ultimi anni l’approccio multirischio ha assunto un ruolo centrale nella gestione delle problematiche ambientali e climatiche; essendo basato sull’interazione tra diversi fattori, permette di sviluppare una visione sistemica e integrata, indispensabile per garantire una gestione dei rischi più efficace e coordinata. Durante la sessione, i portatori di interesse locali sono stati coinvolti nella realizzazione di una prima analisi multirischio per l’area pilota del Veneto, attraverso l’individuazione e l’analisi delle componenti di “pericolo”, “esposizione” e “vulnerabilità” sottese al rischio per le comunità costiere, le infrastrutture, gli ecosistemi, e la gestione delle risorse idriche. Le misure di “risposta” a tali rischi sono state altresì discusse, individuando potenziali sinergie con l’obiettivo di massimizzare l’efficacia degli interventi e promuovere un approccio integrato alla gestione dei rischi ambientali e climatici.
Ad arricchire ulteriormente la discussione, il team della Fondazione CMCC ha presentato un primo prototipo di strumento basato sull’intelligenza artificiale, progettato per supportare i processi decisionali legati alla pianificazione dell’adattamento ai cambiamenti climatici. Lo strumento sfrutta le più recenti tecnologie per analizzare dati provenienti da fonti eterogenee, facilitando le pratiche partecipative ed intersettoriali per una pianificazione integrata.
Successivamente, il dialogo con gli stakeholders si è spostato sull’esplorazione delle misure di adattamento e prevenzione basate sulla natura (NbS), riflettendo su come queste possano essere integrate nei processi decisionali e nelle politiche pubbliche a livello locale. Inoltre, è stato sottolineato come un approccio partecipativo, che includa sia portatori di interesse locali che la popolazione, possa sia aumentare la consapevolezza dei rischi nel proprio territorio, e facilitare una gestione più efficace delle risorse nel lungo periodo.
Gli interventi di CORILA sono stati incentrati sull’uso delle soluzioni basate sulla natura per l’adattamento al rischio alluvioni, con la presentazione di un portfolio di NbS sviluppato nell’ambito del progetto AcquaGuard. Concepite specificamente per affrontare e mitigare i rischi legati alle inondazioni, esse spaziano dal rafforzamento delle dune ed il ripristino delle spiagge, alla realizzazione di bacini e vasche di espansione, alla rinaturalizzazione degli argini fluviali e la creazione di corridoi verdi. Le NbS inoltre offrono molteplici benefici alla popolazione, oltre alla protezione dalle inondazioni, tra cui i servizi ecosistemici di miglioramento della qualità delle acque, tutela degli habitat naturali ed del benessere psicofisico delle comunità. Durante la sessione interattiva finale, è stato possibile valutare insieme ai portatori di interesse i benefici ed i fattori limitanti (politici, economici e sociali) nelle diverse fasi dell’implementazione delle NbS nell’area pilota veneziana; è stata ribadita l’importanza della collaborazione tra scienza, politica e comunità locali per garantire il successo e la durabilità di queste azioni; ed infine sono stati discussi assieme alcuni esempi concreti di NbS realizzate in Veneto.
In conclusione, la giornata ha evidenziato che la resilienza climatica richiede un approccio integrato, capace di combinare soluzioni tradizionali e innovazione tecnologica, ma soprattutto che si basi sul forte coinvolgimento delle comunità locali sin dalle fasi iniziali, riducendo le barriere tra scienza, istituzioni regionali e attori locali, trasformando la gestione del rischio climatico in un’opportunità per migliorare la qualità della vita e costruire un futuro sostenibile.
Video del Kick-off meeting:
Poster del progetto:
https://www.corila.it/wp-content/uploads/2024/10/poster-ACQUAGUARD-07b.pdf