Pubblicata il 21-12-2020
Il progetto GreenHull intende aiutare a tutelare l’ambiente dell’alto Mar Adriatico grazie allo sviluppo di un prototipo per la pulizia delle incrostazioni degli scafi delle navi, costituito da una piattaforma multisensoriale subacquea, con l’unità di pulizia integrata ad un impianto di depurazione modulare che filtrerà i composti inquinanti e gli organismi delle acque di scarto della pulizia, prima della loro re-immissione in mare. GreenHull mira a contribuire a risolvere il problema dell’inquinamento nell’Area di Programma, grazie allo sviluppo di Tecnologie Verdi Innovative che permettano la pulizia delle incrostazioni biologiche sugli scafi delle imbarcazioni, con miglioramento delle prestazioni delle navi e riduzione dell’introduzione di specie alloctone nell’ambiente. Il progetto GreenHull, grazie alla collaborazione tra Italia e Slovenia nel settore pubblico e privato, aiuterà a definire le procedure di controllo transfrontaliere, monitoraggio e gestione delle acque dell’ambiente marino e per il trattamento dei rifiuti pericolosi prodotti nella pulizia dell’incrostazione biologica sullo scafo delle navi. I partner del progetto GreenHull andranno a sviluppare 2 Tecnologie Verdi Innovative che consentiranno di: Verranno inoltre sviluppate delle linee guida per l’utilizzo di tali tecnologie e il controllo, il monitoraggio e la gestione delle acque marine, da sottoporre per la loro adozione da parte delle marine e delle Autorità portuali dell’area nord adriatica, assieme ad una strategia congiunta transfrontaliera nel settore della gestione delle acque marine, ad integrazione della legislazione nazionale e comunitaria vigente. Lead Partner: Mednarodna podiplomska šola Jožefa Stefana – MPŠ, Ljubljana (SLO) Schema teorico iniziale del sistema di pulizia delle incrostazioni biologiche e trattamento delle acque di scarto. GreenHull – Interreg Italia-Slovenia 2014-2020
Le regioni del Nord-Est italiano e la Slovenia si pongono oggi in una posizione strategica e baricentrica rispetto al traffico navale internazionale, ma le navi in arrivo dai porti mondiali rappresentano una minaccia per l’habitat locale e la sue ricca biodiversità, in quanto è noto come l’incrostazione biologica sugli scafi rappresenti anche una delle cause principali dell’introduzione di specie alloctone negli ecosistemi marini.
Il biofouling marino, cioè l’accumulo di micro-organismi, piante, alghe ed animali su strutture come gli scafi delle navi, provoca inoltre ogni anno perdite economiche ingenti, favorendo la corrosione, aumentando la rugosità dello scafo e aumentando il consumo di carburante.
La legislazione prevede la pulizia dell’incrostazione da parte degli armatori che la eseguono solitamente nei porti, dove la nave si pulisce nei bacini all’asciutto, ma la procedura risulta molto lunga e costosa. Inoltre, se la pulizia non viene eseguita professionalmente e ai sensi di legge, si può verificare una contaminazione dell’ambiente transfrontaliero.
Project Partner 2: Nacionalni inštitut za biologijo – NIB, Pirano (SLO)
Project Partner 3: ESOTECH družba za razvoj in izvajanje ekoloških in energetskih projektov, Velenje (SLO)
Project Partner 4: CORILA – Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia, Venezia (IT)
Project Partner 5: COMET S.C.R.L. Cluster Metalmeccanica Friuli Venezia Giulia, Pordenone (IT)
Partners Associati / Associated Partners
Luka Koper pristaniški in logistični sistem, Capodiastria (SLO)
Autorità Portuale di Trieste, Trieste (IT)
ARPA FVG (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia), Palmanova (IT) Media