Dinamiche dei sedimenti sospesi nella Laguna di Venezia: effetti delle mareggiate e del sistema MOSe
La Laguna di Venezia rappresenta un ecosistema unico e fragile, costantemente esposto a pressioni naturali e antropiche. Un recente studio, pubblicato nel Journal of Hydrology, approfondisce gli effetti delle mareggiate e delle operazioni del sistema MoSE sui flussi di sedimenti tra la laguna e l’Adriatico, con implicazioni rilevanti per la gestione e la sostenibilità dell’area.
Il sistema MoSE (Modulo Sperimentale Elettromeccanico) è stato concepito per proteggere Venezia dalle alte maree. Tuttavia, il suo impatto sui flussi idrici e di sedimenti è stato meno studiato fino ad oggi. Lo studio si è concentrato su due eventi significativi: una mareggiata nel novembre 2022 e una nel gennaio 2023. I dati raccolti provengono da una rete di osservazione integrata, che combina immagini satellitari e misurazioni in situ ai tre principali ingressi della laguna: Lido, Malamocco e Chioggia.
Principali risultati
- Flussi di sedimenti durante le mareggiate:
- Durante l’evento del 2022, si è registrata una perdita netta di circa 13.880 tonnellate di sedimenti dalla laguna.
- Nel 2023, la perdita totale è stata simile (14.850 tonnellate), ma con differenze regionali: l’importazione di sedimenti ha prevalso nel bacino settentrionale (Lido), mentre l’esportazione ha predominato nei bacini centrale e meridionale (Malamocco e Chioggia).
- Ruolo delle barriere mobili:
- Le chiusure del MoSE riducono significativamente la perdita di sedimenti durante le mareggiate, ma impediscono anche l’ingresso di materiali sospesi provenienti dall’Adriatico, che sono fondamentali per il bilancio sedimentario della laguna.
- Effetti sul bilancio sedimentario:
- La regolazione operata dal MoSE può avere effetti positivi a breve termine, limitando la perdita di sedimenti. Tuttavia, a lungo termine, potrebbe aggravare l’erosione di habitat chiave come le barene e i bassi fondali lagunari, già minacciati dall’innalzamento del livello del mare.
Implicazioni per la gestione
I risultati sottolineano l’importanza di un approccio adattivo nella gestione del sistema MoSE. L’implementazione di modelli di previsione e monitoraggio in tempo reale potrebbe ottimizzare l’uso delle barriere, bilanciando la protezione contro le alte maree e il mantenimento degli habitat lagunari.
In un contesto di cambiamenti climatici, con un innalzamento progressivo del livello del mare, il mantenimento della diversità geomorfologica e degli ecosistemi della laguna diventa una sfida cruciale. Lo studio suggerisce che interventi mirati e una gestione integrata possono offrire soluzioni replicabili per lagune e aree costiere in tutto il mondo.
Contributi scientifici e collaborazione
Questa ricerca, parte del programma Venezia2021 coordinato da CORILA, è stata realizzata con il contributo del Provveditorato per le Opere Pubbliche del Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. I dati raccolti e analizzati provengono da un sistema di osservazione avanzato, sviluppato in collaborazione con enti di ricerca nazionali e internazionali.
Per approfondire i risultati e le metodologie adottate, è possibile consultare l’articolo completo su Journal of Hydrology (link all’articolo).