Pesticidi e loro effetti in laguna di Venezia
Neonicotinoidi, copepodi, calanoidi, zooplancton, inquinamento.
Partiamo dalle parole chiave per introdurre il nuovo articolo pubblicato dal gruppo di ricerca guidato dalla professoressa Anna Maria Volpi Ghirardini del dipartimento DAIS dell’Università degli studi di Venezia in collaborazione con l’Istituto di Scienze Polari del CNR.
Torniamo sul tema dei nuovi inquinanti o meglio, sugli effetti, fino ad oggi trascurati, che alcune sostanze largamente utilizzate in agricoltura, possono avere sulle comunità animali presenti in laguna.
I neocotinoidi sono pesticidi neurotossici largamente utilizzati in agricoltura per la loro efficacia contro gli insetti nocivi alle colture. Sono tra i principali indiziati nella moria delle API in quanto agirebbero sul sistema nervoso centrale.
I calanoidi sono un ordine, ossia un livello di classificazione nella tassonomia zoologica, di Copepodi facenti parte dello Zooplancton. In pratica il phylum degli artropodi, contiene il subphylum dei crostacei che a sua volta è genitore della sottoclasse dei copepodi che al loro interno vedono i calanoidi appartenere ad un proprio ordine.
I Copepodi e di conseguenza i Calanoidi sono piccolissimi crostacei lunghi al massimo 2 millimetri, che popolano gran parte degli habitat d’acqua: dalle fosse abissali alle paludi. Importanti in senso assoluto perché hanno un ruolo fondamentale nelle reti alimentari. Cibandosi di fitoplancton e alghe, divengono energia essenziale per i predatori di livello più alto. Per gli esseri umani ricoprono particolare importanza perché sono cibo per numerose specie ittiche economicamente importanti.
Sperando di aver sommariamente presentato gli attori della ricerca, vi lasciamo alla lettura dell’articolo per approfondire il problema sempre più rilevante degli effetti nocivi di alcune sostante sugli habitat lagunari.